Siamo andati a Toscolano!

Gita a Toscolano

Siamo una coppia. Renato e Clara. Abitiamo a Roma. Tempo fa alcuni nostri amici di Todi ci avevano parlato di un borgo medievale molto interessante, particolare, che conoscevano in pochi. Non lontano da Todi, una quarantina di minuti ma, venendo da Roma, certamente più vicino della città tuderte, un’ora e mezza di auto (abitiamo in centro). Quel giorno non avevamo il tempo per andarlo a visitare e ci siamo ripromessi di farlo il prima possibile. Cosa che é accaduta la scorsa settimana.

C’era il sole, un bel sole di Maggio. Un cielo blu con l’aria limpida. Era Sabato. Dalla provinciale si accede con un piccolo tratto di 300 mt.
Appena arrivati ci siamo resi conto di due cose.
Un panorama straordinario sulla sinistra. Una vista che arriva fino ai Sibillini e spazia fino al Terminillo. Si intravvedono le cime del Vettore e del Gran Sasso.

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L’ingresso al borgo sulla destra. L’accesso ha la forma di un arco. Probabilmente in passato aveva una porta. Varcata la soglia si percepisce che Toscolano è una sorta di piccola fortezza munita di altane di avvistamento. L’andamento delle mura è più o meno circolare, piuttosto ovale.

Vicolo di Toscolano
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Abbiamo girato fra vicoletti e piazzette per una ventina di minuti. Al di fuori dell’andamento curvilineo della disposizione dell’abitato, sicuramente d’impatto, il borgo ci è apparso molto gradevole come lo sono normalmente la maggior parte dei borghi umbri.

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Col passare dei minuti, sia a me che a Renato è venuto da osservare che nell’aria c’era qualcosa di impercettibile, una sorta di serenità, di rilassatezza, di tranquillità. Le poche persone che abbiamo incontrato, anche passeggiando esternamente alle mura, esprimevano tutte una sorta di beato vivere, confermando ognuna quelle sensazioni a cui accennavo.

Gita a Toscolano 5

La percezione era quella di un silenzio che definirei accogliente. I rari piccoli rumori che saltuariamente ascoltavamo non apparivano mai invadenti.

Ci siamo seduti su di una panchina. Ancora silenzio, ancora panorami. Ci siamo stiracchiati un po’ di fronte a quel primo sole di Primavera, poi talvolta, abbiamo contraccambiato il saluto gentile che ci veniva rivolto dai rarissimi passanti. Parlando con uno di loro, abbiamo saputo che nel borgo ci sono delle piccole attività ricettive.

Vicino all’accesso ad arco, c’è un minuscolo bar. Abbiamo chiesto dov’era l’Home Restaurant di cui ci avevano parlato i nostri amici di Todi. Era lì a pochi passi. Purtroppo la proprietaria “Nonna Vera” ci ha spiegato che ha pochissimi tavoli ed è necessario prenotare prima. È stata molto gentile ma la nostra acquolina in bocca provocata dai piatti che vedevamo passare é rimasta insoddisfatta.

Un signore ci ha consigliato di andare a vedere i dipinti di Piermatteo D’Amelia che colorano l’interno di una minuscola chiesetta posta all’inizio del viale d’ingresso. Arrivando non c’è ne eravamo accorti.

Li di fronte abbiamo anche scoperto un ristorante, si chiama il Castagneto, e abbiamo potuto soddisfare la nostra fame.

Madonna con Bambino di Piermatteo D'Amelia

Avremmo potuto andar via dopo il pranzo ma abbiamo deciso di andare a consumare un caffè e un gelato al tavolino del piccolo bar di cui in precedenza. Da lì abbiamo continuato a sentire quell’atmosfera creata da un generale silenzio e da espressioni accoglienti.

Poi é apparso un gruppetto di quattro persone, avevano appena terminato un percorso di trekking.

Li abbiamo sentiti scambiare dei commenti col titolare del bar. Erano molto contenti del paesaggio che li aveva accompagnati per tutta la camminata. Esprimevano anche apprezzamenti per la vista e per come appariva il borgo già dalla valle.

Siamo rimasti a parlare con un signora inglese di una certa età, ancora in splendida forma, affittuaria di un appartamento a Toscolano.

Ci ha raccontato un po’ della sua vita. Ci ha sorpreso. Lunghe esperienze in giro per il mondo, cultura notevole e simpatia immediata.

Alla fine della chiacchierata ci ha confidato: “Questa é la zona più integra dell’Umbria e di Toscolano non potrei farne a meno”.

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Pian piano si é fatta sera ma ce ne siamo accorti solo guardando l’orologio.

Ripartiti. In mezz’ora siamo arrivati al casello di Orte. Li abbiamo ripreso l’autostrada per Roma.

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Una considerazione che insieme a Renato mi sono trovata a condividere é che Toscolano non è per niente turistica. Non appare nulla di turistico, non so, gruppi, negozietti con i presunti prodotti del posto, descrizioni auto elogiative. Forse é tutto logico ma ci é capitato di vedere piccoli borghi vestiti da attrazione turistica, per niente credibili, per niente naturali. Toscolano non é così, tutto é naturale, senza enfasi, senza proposte posticce. Questo aspetto ci é piaciuto molto.

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Bilancio: splendida giornata, piacevole in ogni momento. Penso che Toscolano, passandoci un paio di giorni, potrebbe essere la base per una serie di escursioni nei dintorni. Una valida alternativa alla solita splendida ma molto turistica Todi. La prossima volta prenoteremo da Nonna Vera e forse ci porteremo dietro due biciclette.

Ciao a tutti da Clara e Renato