Storie & Misteri

Toscolano: Storie & Misteri

I Misteri di Toscolano, Borgo Medievale frazione di Avigliano Umbro, provincia di Terni, Umbria

Toscolano di Avigliano Umbro si trova in quella splendida parte dell’Umbria rimasta defilata rispetto al turismo di massa.

Un susseguirsi di vallate e boschi lontani dal traffico e dagli insediamenti industriali.

Una zona un po’ segreta e un po’ misteriosa.

Segreta perché da queste parti non ci si trova a passare per caso!

Misteriosa perché i reperti, i documenti e le tradizioni che avvolgono la zona, hanno provocato e provocano riflessioni e domande che continuano a coinvolgere i più acuti osservatori.

Iniziamo col proporne alcune che vengono declinate proprio sul borgo di Toscolano:

Carlo VIII re di Francia, durante le sue campagne militari condotte sul territorio italiano, peraltro caratterizzate da un generale insuccesso, si stabilì a Toscolano in Umbria nel 1495.

Si racconta di una sua firma apposta sul messale della chiesa di Sant’Apollinare a Toscolano. Purtroppo di detto messale se ne sono perse le tracce.

Vi si stabilì o vi si rifugiò?

Carlo VIII

Toscolano di Avigliano Umbro, all’epoca, era un avamposto militare di Todi. Ma in quell’anno, nel 1495 appunto, l’urbe tuderde retta da Giuliano della Rovere, futuro Papa Giulio II, era cinta d’assedio dalle armate di Papa Sisto IV.

Nello stesso periodo, Carlo VIII col nome di Carlo IV fu Re di Napoli dal Febbraio al Maggio del 1495. Ma con il rientro di Ferrandino (futuro Ferdinando) dovette scappare con tutto quello che rimaneva della sua armata.

In quel contesto che logica ha avuto il rifugiarsi di Carlo VIII a Toscolano, avamposto di una città cinta da assedio?

Perché proprio Toscolano?

All’inizio del breve viale che introduce a Toscolano, c’è la chiesetta della SS. Annunziata, quella la cui edicola è affrescata con i dipinti che Federico Zeri dichiarò essere riconducibili a Piermatteo D’Amelia, pittore rinascimentale Umbro.

Chiesetta SS. Annunziata

Chiesetta SS. Annunziata

Edicola SS. Annunziata

Edicola SS. Annunziata

Particolare altare SS. Annunziata

Particolare altare SS. Annunziata

Sulla parte frontale dell’altare spicca una Croce ottagona.

Dei Cavalieri Templari? Dei Cavalieri di San Lazzaro? Del Sovrano Ordine Militare di Malta? Dei Cavalieri Teutonici? Dei Cavalieri del Santo Sepolcro?

Croce ottagona

I vecchi di Toscolano ricordano che i due addetti alla sistemazione delle salme, in precedenza poste sotto il pavimento della Chiesa di Sant’Apollinare, raccontavano che nei lavori di risistemazione delle sepolture vennero rinvenuti i resti di un corpo che indossava una cotta di maglia, armatura solitamente in uso ai cavalieri in epoca medievale.

Un cavaliere sepolto a Toscolano?

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Templare

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Esempio di cotta in uso ai Cavalieri

In passato, in occasione del Lunedì Santo, una moltitudine di pellegrini raggiungeva Toscolano per l’ostensione di alcune reliquie. Fenomeno unico in zona.

Una delle reliquie si riteneva contenesse un pezzetto ligneo della Croce Santa patita dal Gesù.

Un’altra reliquia si riteneva contenesse un pezzetto del velo della Madonna.

Allo stato attuale entrambe le reliquie sono gelosamente custodite all’interno della Chiesa di Sant’Apollinare.

Un bel Crocefisso, con ogni probabilità riconducibile alla stessa epoca, è anch’esso conservato con attenzione.

Ad integrazione di quanto sopra e quale spunto per ulteriori riflessioni bisogna considerare che, così come risulta da prova documentale, Toscolano, fino a tutto l’ottocento è stata terra povera, infatti era la comunità che più delle altre ricorreva al banco frumentario.

Una sorta di Istituto di Credito  che  forniva sementi in cambio di una parte del raccolto.

Reliquia del Crocefisso

Reliquia del Crocefisso

Reliquia del velo della Madonna

Reliquia del velo della Madonna

Croce del ‘700

Croce che probabilmente risale alla stessa epoca delle reliquie.

Nel 1633 da Toscolano partì alla volta di Gerusalemme tale Fra Faostino. Francescano nato a Toscolano nel 1595.

Tornò nella sua natia Umbria nel 1658, dopo una straordinaria e variegata serie di viaggi a fronte di importanti e delicati incarichi.

Si spense a Trevi (provincia di Perugia), nel convento di San Martino il 19 Febbraio 1679.

Ha lasciato preziosi resoconti quali Croniche di Terra Santa e Itinerario di Terra Santa nonché un Liber Formularum dove vengono riportate i tipi di autorizzazioni rilasciate ad alcune categorie tra le quali i Cavalieri del Santo Sepolcro.

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Dietro appuntamento da prendere direttamente con la Chiesa di Santa Apollinare di Toscolano (Avigliano Umbro), si possono ammirare le reliquie e i reperti risalenti alla metà del 1600 “marcati” con le Croci ottagone, firme indiscusse dei vari cavalierati del Tempio inquanto ornate con i gigli in entrambe i casi

Nella Chiesa seicentesca di Sant’Apollinare, posta all’interno del borgo di Toscolano, ci sono tre dipinti.

Uno posto al centro dietro l’altare raffigurante l’adorazione di Cristo in Croce. Attribuito a Pietro Paolo Sensini.

Uno, posto alla sinistra dell’altare raffigurante la Madonna col Bambino e San Michele Arcangelo. Attribuito ad anonimo con affinità all’ambiente del Polinori.

L’altro posto sulla destra rispetto all’altare la Madonna del Rosario insieme ai Santi ed ai Misteri, datato 1593, attribuito a Pietro Paolo Sensini. una nota messa a margine del dipinto spiega che le colonne e i tendaggi riprodotti sono stati applicati al dipinto solo successivamente

Quello posto sulla sinistra guardando l’altare, contente l’immagine dell’Arcangelo Gabriele merita una riflessione.

È accaduto che qualche decina di anni fa, Domenico, noto imprenditore a Terni, nato a Toscolano, osservando nel tempo il quadro posto appunto sulla sinistra della navata, notava un qualcosa di strano. Ovvero, l’immagine riprodotta sembrava ricoprire o forse sarebbe meglio dire occultare un immagine sottostante.

Il Domenico insistette affinché si facesse luce su quella ambiguità. Il dipinto in superficie venne rimosso ed apparve il dipinto, poi stimato essere della scuola del Polinori, rappresentante San Michele Arcangelo, esattamente così come oggi appare.

Perché il dipinto del Polinori raffigurante San Michele Arcangelo era stato occultato?

Chi è perché si accollò l’ufficio di portarli nella Chiesa di Sant’Apollinare la cui costruzione avvenne postuma di un secolo?

Chi era stato il committente di quei lavori?

Madonna col Bambino e San Michele Arcangelo
riconducibile ad anonimo con affinità all’ambiente del Polinori

Adorazione di Cristo in Croce di Andrea Polinori

Adorazione di Cristo in Croce
di Pietro Paolo Sensini

Assunzione della Madonna di Andrea Polinori

Madonna del Rosario, Santi e Misteri 
Attribuito a Pietro Paolo Sensini. datato 1593. Le due parti laterali con le colonne e i tendaggi sono state aggiunte a posteriori.

A Nord Est di Toscolano c’è una collinetta sulla cui sommità, sembra da sempre, sia stata ripetutamente posta una Croce.

Il rilievo è facilmente individuabile perchè accoglie una elegante costruzione realizzata a fronte di un raffinato recupero di un vecchio rudere.

Gli abitanti di Toscolano sono concordi nel ricordare che quella collinetta, sin da sempre è stata indicata come Toscolano vecchio.

Era quella la prima area abitativa in epoca precedente al Medioevo?

A conferma di questi dubbi, in loco, sono state rinvenute delle pietre segnate da incisioni che con tutta evidenza fanno riferimento ad epoche antiche.

… facciamo il punto !!!
a Toscolano vengono conservate due reliquie inequivocabilmente “firmate” dai Cavalieri Templari.
Una delle reliquie si dice contenga un frammento ligneo della croce. L’altra un frammento del velo della Madonna.
Nel Medioevo e per molto altro tempo ancora il valore di una reliquia era enorme. Rappresentava un vero tesoro,
dal valore economico prima ancora che religioso.
I Templari vengono, si potrebbe dire sterminati, agli inizi del 1300.
L’economia di Toscolano è stata per molto tempo estremamente povera. Prova ne sia che la sua comunità ricorreva
al Banco Frumentario in maniera molto significativa, in quantità superiore alle altre comunità limitrofe.
Chi ha portato quelle reliquie, ma si potrebbe dire quel patrimonio, a Toscolano?
O se si preferisce, come ci sono arrivate?
La chiesa che le accoglie è datata 1610 ma questa comunque potrebbe essere la data relativa ad una sua
ristrutturazione.
Dove si trovavano quelle reliquie in passato?
I vecchi di Toscolano raccontano di una storia che veniva tramandata di generazione in generazione ovvero che
durante i lavori di riposizionamente dei resti funebri dei defunti seppelliti sotto il pavimento della chiesa, erano stati
rinvenuti i resti di un corpo vestito con una cotta di maglia normalmente in uso ai cavalieri in epoca medievale.
Toscolano ha dato i natali a Fra Faostino, illustre viaggiatore, diplomatico di riferimento fra il papato e la Terra Santa.
Faostino ha vissuto nel XVII secolo. In quanto guardiano di Gerusalemme e successivamente di Nazareth ha sempre
avuto relazioni con le politiche dei vari cavalierati.
Lo stesso suo fratello era un cavaliere, non si sa a quale cavalierato appartenesse. Presumibilmente, considerando il
periodo, a quello degli Ospitalieri.
Dopo l’estinzione dei Templari, era stato disposto che molta parte dei loro beni venissero dati ai Cavalieri Ospitalieri.
All’ingresso di Toscolano c’è una minuscola chiesetta, al suo interno c’è un affresco murale riconducibile a
Piermatteo d’Amelia. Importante pittore rinascimentale della fine del ‘400.
Al centro dell’altare è scolpita una croce ottagonale di indiscutibile origine riconducibile ad un cavalierato. Perchè?

Toscolano. Uno scrigno di misteri tutto da scoprire

Archeologia di Toscolano



Qui di seguito un estratto fotografico della ricerca svolta dalla archeologa

Nadia Tomassini.

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