Quali sono i borghi più belli da visitare in Umbria?

In questo articolo parliamo di quelli che possono essere considerati i Borghi più belli dell’Umbria.

Una particolare attenzione é rivolta ai Borghi nascosti dell’Umbria che rappresentano un particolare valore culturale, artistico, emozionale.

Le caratteristiche che contraddistinguono il concetto di Borgo in Umbria sono quelle per cui si identifica lo stesso in quanto villaggio di origine medievale realizzato in pietra localizzato all’interno della regione Umbria.

Nell’accezione di Borgo medievale in Umbria rientrano i villaggi abitati da migliaia di residenti, fino a scendere a quelli più minuscoli con meno di cento abitanti.

Appartengono al primo ordine di grandezza e sono da considerare come i Borghi in Umbria da visitare assolutamente i borghi medievali di:

I Borghi dell'Umbria
  • Lugnano in Teverina sorge su una collina che offre una vista panoramica sulla valle del fiume Tevere. La posizione elevata del paese crea un’atmosfera suggestiva.Lugnano in Teverina é considerato uno dei borghi più belli d’Italia, a tutti gli effetti un borgo umbro tutto da scoprire, da vivere, ricco di notevoli architetture, di atmosfere coinvolgenti, di panorami incantevoli.Il centro storico di questo straordinario borgo è ricco di storia e conserva molti edifici medievali ben conservati.

    Le stradine strette, i vicoli pittoreschi e le case in pietra creano un’atmosfera autentica e affascinante.

    Spettacolare e di enorme interesse la Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta.

    Entrando da viale Regina Margherita si arriva subito alla piazza dominata dalla collegiata, un’architettura romanica straordinaria, il tesoro di Lugnano in Teverina.

    Si suppone sia sta eretta sui resti di una chiesa voluta da Desiderio, re dei longobardi.

    L’interno della chiesa gode di tre navate, arricchite con capitelli e colonne di notevole pregio. Sono da segnalare al visitatore gli splendidi rosoni esterni, il mosaico del pavimento, la cripta, la schola cantorum, il trittico del pittore umbro quattrocentesco Nicolò Alunno e tutti i fregi e i rilievi che adornano l’intera costruzione, spesso contenitori di misteri non ancora chiariti.

    Si continua visitando il Palazzo Pennone della metà del XVII secolo posto a pochi metri dalla chiesa della collegiata. Attualmente il palazzo ospita la sede del comune.

    Continuando la passeggiata, il visitatore non può esimersi dal contemplare le chiese di Sant’Andrea, la chiesa di Santa Chiara, il convento edificato nel 1579 dai frati cappuccini e dedicato a Sant’Antonio da Padova, il convento francescano del 1229.

    Ma oltre a tutte queste meraviglie, e ce ne sono altre ancora, Lugnano in Teverina è un borgo che offre suggestioni e atmosfere attraverso una moltitudine di vicoli, archi e archetti scalinate balconcini, che ha pochi paragoni in tutta Italia.

    Ogni vicolo è stracolmo di piante, verdi, disposte con casualità. La gente del posto contribuisce a comporre un’immagine seduttiva. Sostanzialmente un affresco.

    Questo splendido borgo umbro, punto di riferimento per le tradizioni umbre, ospita vari eventi culturali durante l’anno, tra cui festival, concerti e mostre d’arte. Queste manifestazioni offrono ai visitatori l’opportunità di scoprirne la cultura e le tradizioni locali.

    Lugnano in Teverina è circondata da altre città e borghi medievali che meritano una visita, come Amelia, Orvieto e Todi. Queste località sono da annoverare tra i borghi più belli dell’Umbria, offrono ulteriori attrazioni storiche e artistiche nelle vicinanze. Da lei partono vari camminamenti che nel contesto dei trekking, la connettono con piccoli borghi, segreti e nascosti, la cui scoperta può rendere felice ogni escursionista.

    In definitiva, il fascino di Lugnano in Teverina risiede nella sua combinazione di paesaggio mozzafiato, storia affascinante, architettura medievale ben conservata e atmosfera autentica. È un luogo ideale per coloro che cercano una fuga dalla frenesia della vita moderna e desiderano immergersi nella bellezza e nella tranquillità dell’Umbria, dei suoi borghi più autentici.

Lugnano in Teverina

  • Bettona: il borgo umbro che incanta tutti.

Bettona, èun incantevole borgo umbro situato nel cuore verde dell’Italia, affascina i visitatori con il suo patrimonio storico, la bellezza architettonica e la suggestiva atmosfera medievale. Immerso tra le colline, il borgo è una meta ideale per gli amanti dell’arte, della cultura e della tranquillità.

Le origini risalgono all’epoca etrusca e la sua storia è ricca di avvenimenti che hanno lasciato un’impronta indelebile nel tessuto urbano del borgo, financo nei suoi scorci più segreti.

Girovagando tra i suoi vicoli acciottolati ci si imbatte con gli straordinari resti delle mura etrusche e romane, con la Porta Romana, con le chiese medievali di Santa Maria Maggiore del XIII secolo e San Crispolto dell’VIII secolo.

Questo splendido borgo umbro è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove l’arte e la cultura sono presenti ad ogni angolo. Gli amanti dell’arte e della storia possono ammirare le opere esposte nella Pinacoteca Comunale ospitata dal Palazzetto del Podestà del 1371, la notevole location ospita dipinti del Perugino, opere di Jacopo Siculo, Dono Doni, Fiorenzo di Lorenzo e Della Robbia, oltre a splendide ceramiche e reperti archeologici.

La visita a Bettona non deve concludersi senza assaggiare le squisitezze della cucina umbra. Le trattorie del posto propongono sempre l’assaggio dei sapori tipici della cucina Umbra. Dalla porchetta alla pasta, dai prodotti caseari ai vini pregiati, i sapori del bel borgo umbro seducono sempre con successo i visitatori.

Anche Bettona può essere presa in considerazione per dei bei trekking alla scoperta delle zone circostanti.

Bettona

  • Bevagna è un borgo dell’Umbria considerato come uno dei più belli d’Italia.

    Si trova nella provincia di Perugia, a circa 25 chilometri a sud-est. Ha un antico centro storico che conserva intatto il suo fascino medievale.

    Il borgo di Bevagna è particolarmente noto per i suoi storici palazzi, tutti ben conservata.

    Uno dei punti più spettacolari di questo straordinario borgo umbro è la sua piazza principale, Piazza Silvestri, caratterizzata da prospettive metafisiche, vi splendono la chiesa di San Michele Arcangelo e la chiesa di San Silvestro. La piazza è circondata da edifici storici e ospita il famoso Teatro Torti, un antico teatro romano.

    Bevagna è anche famosa per i suoi mercati medievali. Ogni anno, il borgo ospita il “Mercato delle Gaite”, un evento che ripropone la vita quotidiana medievale con bancarelle, artigiani, spettacoli e rievocazioni storiche. Durante il mercato, le quattro contrade di Bevagna competono in varie attività e giochi medievali, creando un’atmosfera affascinante e coinvolgente.

    La posizione di Bevagna la rende un punto di partenza ideale per esplorare altre città come Assisi, Spello e Montefalco nonchè altri borghi dell’Umbria, compresi i più nascosti.

    In sintesi, Bevagna è un incantevole borgo umbro che offre un’esperienza autentica e suggestiva della vita medievale. Con la sua architettura storica, i mercati medievali e la ricca cultura umbra, Bevagna è un borgo medievale da non perdere per chi visita l’Umbria.

Bevagna

  • Montefalco: lo splendore della cultura umbra ai massimi livelli!
    Il primo impatto che il visitatore ha con la parte storica è quello con le mura del XIII secolo che la avvolgono. Notevoli le due porte che le contraddistinguono, la duecentesca porta Federico II e porta Sant’Agostino, quest’ultima arricchita da una bella torre trecentesca.

    La visita continua con l’ingresso nella spettacolare piazza del Comune. Vi si affacciano il palazzo comunale e l’oratorio di Santa Maria, entrambi duecenteschi. Da quì é opportuno ed emozionante percorrere quella incredibile teoria di palazzi nobiliari cinquecenteschi. Palazzo Senili, palazzo Santi Gentili, palazzo Langeli e Camilli, palazzo Pambuffetti e palazzo Tempestivi. Seguendo la via Ringhiera Umbra si arriva al complesso museale di San Francesco che vanta una ricca pinacoteca, un convento ed una chiesa trecenteschi. A seguire é d’obbligo la visita alla chiesa di Santa Chiara per poi addentrarsi nei duecenteschi vicoli della parte più antica di Montefalco e scoprire la minuscola chiesa di Santa Lucia.

    Per finire, ma ci sarebbe ancora molto altro, è suggerita la visita al chiostro quattrocentesco della chiesa di Sant’Agostino. Montefalco è anche un centro di qualità culinarie, dal vino all’olio alle specialità del territorio.

    Pianificare l’assaggio delle sue eccellenze in concomitanza della visita ai suoi monumenti può risultare una scelta molto gradevole.

Montefalco

  • Spello. Già Hispellum in epoca romana è uno splendido scrigno ricco di dipinti eccellenti e architetture notevoli, vanta un appeal straordinario anche al di fuori del contesto regionale.

    Fondata dagli Umbri, assoggettata dai Romani, distrutta dai Goti, inglobata nel ducato longobardo di Spoleto, divenne comune indipendente nel XII secolo.

    A seguire l’elenco delle visite irrinunciabili.

    La chiesa di Santa Maria Maggiore, menzionata anche come collegiata, composta dal Palazzo Priorile e dal Palazzo dei Canonici, arricchita con le ceramiche di Deruta, caratterizzata da una unica navata centrale accoglie la cappella Baglioni e la Cappella del Sacramento, entrambe affrescate dal Pinturicchio. All’interno del Palazzo dei canonici è la Pinacoteca Civica e Diocesana di Spello.

    La chiesa di Sant’Andrea, anch’essa arricchita dai dipinti del Pinturicchio.

    La cinta muraria di epoca romana adornata da splendide porte.

    Spello è anche famosa per gli straordinari mosaici della Villa Romana.

    “ Spello è deliziosa, la sua Porta Venere è semplicemente spettacolare. Già da sola varrebbe una visita. Il borgo si declina sulla collina con alti e bassi. Il pensiero che avvolge la passeggiata si sorprende ad osservare: qui è tutto bello!

    Mi ritrovo a riflettere sul fatto che i borghi dell’Umbria, anche i più segreti, anche i più nascosti sono sempre fascinosi, intriganti, coinvolgenti. Non smetterò mai di visitarne”

Spello

  • Gubbio è uno splendido borgo, ricco di storia, di arte, di fascino e simpatia (viene anche chiamata la città dei matti). Circondato da colline e monti, boschi e campagne, vanta una storia che arriva ad affondare le sue radici fin nel paolitico.

    Fu posizione strategica per le vie di comunicazione fra Adriatico e Tirreno che ricopri sotto il nome di Ikuvium.

    Fu alleata di Roma fino ad acquisirne la cittadinanza e venire successivamente eletta a municipio (89 a.c.), venne invasa dagli Eruli e successivamente distrutta dai Goti nel 552, ancora dopo ricostruita in posizione rialzata dai Bizantini.

    Secondo la tradizione accolse San Francesco nel suo allontanamento da Assisi.

    Sotto l’egida della Chiesa prima, divenne Comune di scelta ghibellina poi. Divenne guelfa nel 1263, ridivenne ghibellina nel 1350. Intrattenne svariati conflitti nei confronti di Perugia.

    Il borgo di Gubbio è stato sempre protagonista in tutte le epoche che ha attraversato, con gioie e con dolori, attraversò la crisi agraria di metà ottocento subendo una importante emigrazione, fu teatro dello sterminio operato dalle truppe naziste nei confronti di civili inermi sul finire della seconda guerra mondiale.

    Allo stato attuale il borgo di Gubbio non è soltanto bello da visitare è anche un borgo da scoprire con pazienza, infatti nei suoi vicoli e nei suoi reperti, nei suoi monti e nelle sue colline si annidano straordinari segreti e ricordi.

    Il borgo di Gubbio merita un cammino lento, da condire con le diverse proposte culinarie che costellano le varie passeggiate.

    Da non perdere la piazza dei 40 Martiri, le Logge dei Tiratori, la Chiesa di San Francesco, la Fontana dei Matti, Palazzo dei Consoli, Palazzo del Podestà, Palazzo Ducale, il Duomo.

Gubbio

  • Vallo di Nera è uno splendido borgo posto all’ingresso della Val Nerina. Non a caso il suo antico nome latino era Castrum Valli.Gode di una posizione panoramica, è ricco di storia e di arte. Spesso menzionato come uno dei borghi più belli, un po’ segreto un po’ misterioso.

    Nella zona reperti archeologici testimoniano insediamenti abitativi già dall’ VIII secolo avanti Cristo.

    Sin dall’epoca romana ricoprì l’importante funzione strategica di controllo dei traffici che percorrevano la Val Nerina, questo ruolo venne espletato sempre in virtù del disposto della città di Spoleto, centro nevralgico del potere a cui il castro sottostava.

    La maggior parte delle sue stradine inizia e termina con un arco, una cifra architettonica tipicamente medievale che conferisce all’abitato una particolare compattezza.

    All’interno delle sue mura è la chiesa di S.Maria, eretta intorno al 1176, che vanta gli affreschi di Cola di Pietro da Camerino eseguiti nel 1401. La chiesa che al suo interno gode di una sola navata, rappresenta la tipica chiesa castrense umbra, per lo più eretta in onore di San Francesco.

    Altra pregevole costruzione che affonda le sue radici nella metà del 1300 è la chiesa di Santa Caterina già monastero dalle alterne fortune che al suo interno custodisce una pregevole tela del 1600 raffigurante lo sposalizio mistico di Santa Caterina d’Alessandria con i Santi Pietro Paolo Giovanni Battista e Nicola da Tolentino.

    Nella parte più alta del borgo è la chiesa di San Giovanni Battista, eretta nel XIII secolo, al suo interno il dipinto della Dormitio Verginis del pittore Jacopo Siculo.

    Vallo di Nera incanta il visitatore con vicoli, scorci e panorami, rappresenta in maniera emblematica la bellezza tipica dei borghi umbri di origine medievale.

Vallo di Nera

  • Trevi, un borgo umbro ricco di architetture patrizie e religiose di alto profilo, una storia intensa e antica.Posta sulla sommità di un colle a 400 mt, circondata da una rigogliosa campagna ricca di uliveti, Trevi appare subito attraente, elegante, importante, un borgo medievale da annoverare tra i più belli dell’Umbria.

    I reperti romani risalenti al primo secolo avanti Cristo e le mura del 1200 che cingono l’intero insediamento, testimoniano quanto Trevi sia stata sempre protagonista delle epoche che ha attraversato.

    Piazza Mazzini con il Palazzo Comunale con torre duecentesca, porticato del 1400 e finestre rinascimentali, la Pinacoteca Civica con i dipinti del Pinturicchio e del Vanni perugino, il Palazzo Lucarini con al suo interno il Museo d’Arte contemporanea, la Cattedrale di San Emiliano del 1100, l’Arco di Mastaccio sono tutte preziosità che meritano almeno una visita.

    Trevi vanta anche raffinate tradizioni culinarie unite a prodotti tipici del territorio, non a caso durante tutto l’anno vi si svolgono manifestazioni enogastronomiche.

    Nei suoi vicoli e nelle sue stradine spesso si affacciano case e palazzine che sfoggiano una tonalità rosa, una ulteriore elegante particolarità di Trevi!

Trevi

  • Cesi, in provincia di Terni, è un affascinante borgo umbro immerso nella storia, affacciato sulla piana ternanana con una vista che spazia fino a Narni.

    Tra iconiche colline e paesaggi incantevoli, si trova il pittoresco borgo di Cesi. Situato nella provincia di Terni, questo villaggio è un vero e proprio gioiello nascosto, ricco di storia, cultura e bellezze naturali. Con le sue stradine acciottolate, le case in pietra e le vedute panoramiche, Cesi offre ai visitatori un’esperienza autentica e indimenticabile.

    Le origini di Cesi risalgono all’epoca romana, e le testimonianze storiche sono ancora visibili nel borgo. Una delle principali attrazioni è la chiesa di San Michele Arcangelo, un edificio religioso di notevole interesse architettonico. L’interno della chiesa ospita affreschi rinascimentali e opere d’arte di valore.

    Un’altra architettura interessante è il Castello, che domina il borgo dall’alto di una collina. Questo antico maniero medievale offre una vista panoramica spettacolare sulla campagna circostante. Il castello è stato restaurato e trasformato in una struttura ricettiva, consentendo ai visitatori di immergersi nell’atmosfera di un tempo passato.

    Cesi è anche conosciuto per le sue tradizioni autentiche e le festività religiose che si svolgono durante l’anno. Uno degli eventi più importanti è la Festa di San Michele, che si tiene l’ultima domenica di settembre. Durante questa festa, il borgo si anima con processioni, spettacoli folkloristici e bancarelle che offrono specialità locali.

    Immerso nella splendida campagna umbra, Cesi offre agli amanti della natura numerosi sentieri e percorsi panoramici, ricchi di uliveti, vigneti e boschi secolari.

    Gli appassionati di escursionismo possono raggiungere il vicino Parco Fluviale del Nera o le Cascate delle Marmore, una delle più alte cascate d’Europa.

    Cesi è anche rinomata per l’offerta della cucina tradizionale umbra.

Cesi

  • Sellano, il borgo umbro ricco di chiese abbazie ed eremi. Protagonista nella storia antica e medievale. Da non perdere.Anche se le origini di Sellano risalgono all’antica Roma, l’attuale aspetto è totalmente e unicamente medievale, più precisamente tardo medievale. La sua identità si è sviluppata intorno ai trasporti e ai traffici commerciali che incrociavano la Val Nerina all’altezza della valle del Vigi.

    A fronte del dominio longobardo e della conseguente cristianizzazione del territorio, vennero a crearsi, intorno all’attuale nucleo, delle comunità benedettine. Parallelamente allo sviluppo dei commerci, la fortificazione di Sellano rivesti una sempre maggiore importanza, e strategica e di controllo. Questo avvenne sotto i Longobardi e soprattutto sotto il potere di Spoleto. Fu alternativamente al servizio dalla signoria norcense, di quella di Aviano, di quella di Montesanto. Dal 1200 entrò a far parte dello Stato Pontificio nonostante la sua certa vocazione ghibellina. Partecipò insieme ad atre fortificazioni a varie rivolte contro Spoleto con cui però, nel 1523 concordò definitivamente la pace.

    Comunque Sellano ha sempre sviluppato la sua storia in quanto posizionata nell’ambito del territorio spoletino. E questo relativamente alla sua crescita e ai conflitti nei quali si è trovata coinvolta.

    Col tempo divenne comune autonomo e nel 1860 aderì all’Unità d’Italia.

    Considerate le modeste dimensioni originarie dell’agglomerato prima e della fortificazione poi, possiamo considerare la storia di Sellano alquanto complessa e ricca di eventi. Eventi dal borgo sempre vissuti da protagonista, considerata la sua importanza almeno relativamente agli altri agglomerati satelliti di Acquapremula, Cammoro, Apagni, Caseggi.

    Di questa storia ne sono splendide testimonianze la Chiesa della Madonna della Croce del 1538, l’ex Oratorio del Santissimo Sacramento del XVI secolo, la Pieve di Santa Maria Assunta originaria del 1200 successivamente ricostruita nel 1500, i resti della chiesa della SS. Annunziata.

    Nel territorio circostante, ovvero nelle varie frazioni, si possono ammirare una moltitudine di Chiese, Santuari e conventi coevi della stessa storia. Scoprirli può regalare attimi di assoluto piacere, composto dal fascino del retaggio storico, dalla atmosfera ricercata e discreta che normalmente esprimono e, non da ultimo, dall’atto della scoperta.

    In sostanza se si vuole vivere l’emozione regalata dai borghi che a tutt’oggi possono essere definiti nascosti se non addirittura segreti, questa gita è fortemente suggerita.

Sellano

  • Panicale: un incantevole tesoro nascosto.

Con le sue stradine medievali, i panorami mozzafiato e l’atmosfera incantevole, Panicale incanta i visitatori con il suo fascino senza tempo.

La storia di Panicale risale all’epoca etrusca, ma fu durante il periodo medievale che il borgo raggiunse la sua massima importanza. Le sue mura fortificate, ancora intatte oggi, testimoniano il suo passato di centro difensivo. La piazza principale, Piazza Umberto I, è il cuore pulsante di Panicale, circondata da edifici storici e dominata dalla maestosa Torre di Pietra. Le stradine acciottolate conducono a scorci pittoreschi, chiese antiche e palazzi storici che raccontano la storia millenaria di questo affascinante borgo.

Da non perdere:

  • Collegiata di San Michele Arcangelo (X-XVIII secolo)
  • Chiesa di Sant’Agostino (XVI secolo)
  • Chiesa di San Sebastiano (XIV-XVI secolo)
  • Chiesa di Santa Maria Regina o Chiesa di Santa Lucia (XVII secolo)
  • Chiesa della Madonna della Sbarra (XVI-XVII secolo)
  • Chiesa di Santa Croce ai Cappuccini (XIV – XVI secolo)
  • Chiesa di San Giovanni Battista (XVI secolo)
  • Chiesa della Madonna della Spera o del Rosario (XVI secolo)
  • Palazzo del Podestà (XIII – XIV secolo), ubicato in Piazza Masolino, è costruito in stile gotico dal genio dei Maestri comacini, accoglie l’archivio storico e quello notarile del Comune, al cui interno sono conservati atti del1312.
  • Casa Boldrino da Panicale (XIII secolo)
  • Antica Posta di Braccio (XV secolo)
  • Palazzo Landi – sede comunale (XV – XVI secolo)
  • Palazzo Pretorio (XIV secolo)

Panicale vanta anche una delle piazze più panoramiche d’Italia, la Piazza Masolino da Panicale. Da qui, si può godere di una vista spettacolare sul Lago Trasimeno e sulla campagna circostante. Le serate estive sono particolarmente magiche, quando la piazza si riempie di vita con ristoranti all’aperto e eventi culturali.

Panicale

  • Nocera Umbra, un borgo umbro dalla bellezza imponente, con una storia iniziata nell’antichità.

Nocera Umbra

Attenzione! I borghi dell’Umbria sono tanti e tutti tanto incantevoli da meritare almeno una visita. Quelli sopra segnalati soddisfano in maniera particolare le aspettative del visitatore più esigente, e dal punto di vista estetico e dal punto di vista storico culturale.

Borghi nascosti dell’Umbria

Con la titolazione di Borghi nascosti dell’Umbria si intende parlare di quei borghi estranei ai consueti percorsi turistici, ovvero di quei borghi medievali capaci ancora oggi di regalare il piacere della scoperta.

Sempre immersi nel silenzio, spesso protagonisti di storie ormai dissolte dal tempo.

Quasi sempre contraddistinti da fortificazioni e costruzioni a vocazione militare.

Andando a graffiare la coltre di oblio che inevitabilmente ha colpito l’identità di questi piccoli borghi umbri, si viene a scoprire che a seconda dei casi, hanno ospitato storiche famiglie patrizie, che vi si sono rifugiati Re, che conservano inequivocabili tracce dei Cavalieri Templari, che hanno dato natali a personaggi illustri, che sono stati protagonisti di battaglie epocali, che hanno ospitato ritualità altre, il tutto sempre in palese contraddizione con il loro attuale aspetto, fatto di silenzi, di un numero di abitanti esiguo, di reperti alla luce del sole, di vie d’accesso secondarie, di limitate menzioni nella cultura contemporanea.

Al fine di proporre al lettore qualcosa di speciale prenderemo in considerazione soprattutto quelli che, nel tempo, hanno conservato intatta la loro identità, scevri da costruzioni posticce.

La cifra storica che caratterizza questo tipo di borgo è che lo stesso, all’epoca dell’espletamento della sua funzione, quasi sempre avente carattere strategico militare, ospitava una popolazione numericamente molto maggiore di quella odierna, segno che venuta meno la sua funzione, nel tempo, a fronte di una economia sempre più marginale, ha visto una costante diminuzione del numero di abitanti.

Quelle che all’origine erano abitazioni funzionali all’espletamento di un ruolo, di un lavoro o di una attività artigiana all’interno del borgo, col tempo si sono tramutate in seconde case e solo in alcuni casi conservano un utilizzo residenziale.

Spesso, stanti le esigenze lavorative delle nuove generazioni, sono anche andate soggette a fenomeni migratori e cosí, molte case sono rimaste disabitate.

Questa dinamica sociale che accomuna questo tipo di borghi ha creato un fenomeno degno di attenzione, almeno per coloro che nutrono interesse per la storia e per i misteri che si annidano nelle sue pieghe, il fenomeno della ricerca, della scoperta, dell’ammirazione di scrigni sconosciuti.

Quello che segue é un elenco dei piccoli borghi nascosti dell’Umbria che meglio rappresentano la categoria stessa.

  • Toscolano, ex avamposto militare di Todi, caratterizzato da una cinta muraria ben conservata. Gode di una atmosfera unica, fatta di silenzi e splendidi panorami. Contenitore di segreti e misteri, financo legati alla storia dei templari. Carlo VIII vi impose il suo soggiorno, in fuga dalle sconfitte accumulate. Diede i natali a Fra’ Faostino, diplomatico di riferimento durante il XVII secolo fra il Papato e il Sultanato di Costantinopoli nonchè guardiano di Gerusalemme e gran viaggiatore.

Toscolano

  • Macerino, il borgo umbro piccolissimo e delizioso, gode di storie antiche belle architetture e grandi panorami. Una vera perla umbra.

Macerino

  • Santa Restituta, unica nella sua pianta urbanistica composta da una dritta strada in discesa costellata di terrazze. Panoramica e nascosta. Si racconta che in passato fosse terra di messe nere. Scoprirla é sempre un’emozione. Nelle sue immediate vicinanze è la cosiddetta Grotta Bella che vanta reperti del neolitico.

Santa Restituta

  • Cammoro, un castello arcigno aggrappato alla montagna, posto da sempre a guardia di antichi camminamenti. Lo si ammira perplessi transitando sulla strada che conduce a Rasiglia. Scoprire il suo interno è un piacere.

Cammoro

  • Sterpeto, piccolo borgo medievale racchiuso in un castello posto a 3 km dal centro di Assisi, fino alla metá del 900 vi si allevavano i bachi da seta.

Sterpeto

  • Tordibetto, borgo medievale racchiuso in castello splendidamente conservato, nato a difesa di Assisi.

Tordibetto

  • Rocca Sant’Angelo, minuscola e deliziosa costruzione militare funzionale alla difesa di Assisi. Teatro delle innumerevoli lotte fra Assisi e Perugia.

Rocca Sant'Angelo

  • Morruzze, una piazza ferma dalla macchina del tempo, atmosfera metafisica. Gran terrazza panoramica la cui vista si allunga fino a Todi. Attardarsi seduti ad osservare uno dei suoi tanti scorci é un’esperienza da provare.

Morruzze

  • Sismano, piccolo borgo medievale protetto da un castello dal grande valore strategico eretto nell’XI secolo, protagonista nelle lotte fra Todi e Perugia. L’intera Rocca è difesa da due magnifiche torri semicircolari. Giá residenza di nobili casati, nel XIII secolo fu proprietá di Benedetto Caetani, futuro Pontefice col nome di Bonifacio VIII.

Sismano

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